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L'IGIENE DENTALE DEL CANE E DEL GATTO

L'IGIENE DENTALE DEL CANE E DEL GATTO


BUONA IGIENE DEI DENTI: PERCHE'?

Il cucciolo, sia che ci si riferisca al cane o al gatto, nasce senza denti. L’eruzione dei denti da latte inizia intorno alla 2°- 3° settimana e si completa intorno a circa 55 giorni di età.
I denti da latte a partire dai tre mesi di età, anche quattro mesi nelle razze di cani di piccola taglia, inizieranno ad essere sostituiti gradualmente, nel tempo di tre-quattro mesi da quelli definitivi che accompagnerà il cane ed il gatto per tutta la durata della vita.

La dentatura decidua è composta da:
CANE 28 denti: 6 incisivi, 2 canini e 6 premolari sia superiormente che inferiormente.
GATTO 26 denti: 6 incisivi e 2 canini sia inferiormente che superiormente e 6 premolari superiormente e 4 inferiormente
I primi denti definitivi a svilupparsi sono i primi premolari, quasi contemporaneamente ai primi incisivi superiori ed inferiori. Lo sviluppo di questa seconda dentizione si completa fra i 6-7 mesi a seconda di razza e/o taglia, con l’eruzione di 42 denti per il cane e 30 per il gatto.
La dentatura definitiva è composta da:
CANE 42 denti: 6 incisivi, 2 canini, 8 premolari e 4 molari superiormente; inferiormente 6 incisivi, 2 canini, 8 premolari e 6 molari.
GATTO 30 denti: 6 incisivi, 2 canini, 6 premolari e 2 molari superiormente; inferiormente 6 incisivi, 2 canini, 4 premolari e 2 molari.

DENTI SOPRANNUMERARI
Una delle prime e frequenti problematiche cui ci si può trovare dinnanzi durante il periodo subito successivo all’eruzione dei denti definitivi è la permanenza di uno o più denti da latte, col risultato di doppie dentizioni e presenza di denti soprannumerari (Fig 1).
Le complicazioni che ne derivano sono di due tipi: un’alterata occlusione dentaria (cioè alterata apposizione dei denti tra loro) e un maggiore accumulo di materiale tra il dente da latte e il corrispondente definitivo con il rischio, nel tempo, di arrecare danno a quest’ultimo. È compito del medico veterinario, durante le visite programmate per la vaccinazione, valutare di volta in volta le condizioni del cavo orale del cucciolo e decidere, se necessario, per l’asportazione dei denti soprannumerari.


SEGNI CLINICI DI PATOLOGIE A CARICO DEL CAVO ORALE

Segni che indicano un fastidio al cavo orale:
  • Aumentata salivazione (scialorrea)
  • Alitosi
  • Difficoltà nell’alimentarsi
  • Grattamento del muso con le zampe
Tutti questi sintomi possono manifestare un problema di gengivite e/o parodontite del cavo orale.

QUANDO LA GENGIVITE DIVIENE IRREVERSIBILE: LA PARODONTITE
L’80 % dei cani oltre tre anni presentano alla visita clinica già problemi dentali.
Dall’ eruzione dei denti definitivi nei nostri animali, giorno dopo giorno, inizia ad accumularsi la placca dentale costituita da residui di cibo e batteri nocivi che attecchiscono e si moltiplicano sullo smalto dentale danneggiandolo e causando stomatiti e gengiviti.
La rapidità di questo accumulo dipende da diversi fattori, alcuni intrinseci al nostro animale, ad esempio il suo modo di masticare o una non corretta occlusione dentaria, altri estrinseci, ad esempio cosa gli diamo da mangiare. Diete costituite quasi esclusivamente da cibi umidi in scatola o preparazioni casalinghe portano a ridurre gli atti masticatori e l’ attrito sulla superficie dei denti favorendo l’accumulo della placca.
Con il tempo la placca tende a mineralizzarsi sul dente e a sviluppare i primi depositi di tartaro. In questa prima fase la gengivite che ne deriva è ancora reversibile rimuovendo il tartaro depositato.
Persistendo nel tempo il tartaro continua ad accumularsi, fungendo esso stesso da protezione per la moltiplicazione batterica che si estende sempre più in profondità sfociando nella parodontite. La parodontite (cronicizzazione della gengivite) è un’affezione del cavo orale irreversibile caratterizzata da retrazione delle gengive, perdita dell’osso di supporto del dente e della radice.
È generalmente in questa fase tardiva che si manifestano i sintomi più evidenti e che spesso viene consultato il veterinario.
CONSEGUENZE DELLA PARODONTITE
Gli effetti cronici della parodontite possono ripercuotersi sia localmente che all’intero organismo.
Conseguenze locali:
formazione di ascessi dentali con aumento della salivazione(scialorrea), presenza di pus (piorrea) e forte alitosi
perdita di denti andati in lisi
formazione di fistole oro-nasali
glossiti
tonsilliti
Le complicazioni sistemiche della parodontite sono legate al passaggio in circolo dei batteri che si insinuano al di sotto delle gengive raggiungendo i vasi sanguigni e linfatici adiacenti.
Conseguenze sistemiche:
febbre
ripercussioni renali (nefriti)
ripercussioni epatiche
ripercussioni cardiache (endocardite)

COME INTERVENIRE: LA DETARTRASI
La detartrasi, o più comunemente “pulizia” dei denti, consiste nella rimozione meccanica dei depositi di tartaro sui denti attraverso l’ausilio degli ultrasuoni ed è l’approccio medico che dà i migliori risultati per migliorare notevolmente le condizioni del cavo orale del nostro animale.
Equivale alla nostra pulizia dei denti, con la sola differenza che l’animale, dovendo mantenere la posizione deve essere sedato per poter procedere alla pulizia.
Nelle fasi iniziali il processo infiammatorio del cavo orale è ancora reversibile, e, rimuovendo il tartaro depositato,unitamente ad una appropriata terapia antibiotica, il nostro animale recupererà perfettamente la condizione del cavo orale con la regressione di tutti i sintomi (Fig. 2 e 3).
Nel caso della parodontite i danni cronici che si sviluppano a carico delle gengive e dell’osso non possono essere recuperati, ma la detartrasi, insieme ad una appropriata terapia antibiotica, consentirà di ritardarne la progressione e restituirà una migliore qualità della vita all’animale. Durante la detartrasi, infatti, sarà possibile rimuovere le placche di tartaro e, se necessario, i denti danneggiati, causa di forte dolore e fastidio e, soprattutto, ridurre il rischio delle ben più serie complicazioni sistemiche dell’infezione.

PREVENZIONE
Similmente a quanto accade per i bambini l’igiene orale del nostro animale deve essere curata sin da cucciolo. Durante le routinarie visite di controllo sarà il medico veterinario a consigliare in funzione dell’età del nostro animale, della razza e della tendenza ad accumulare o meno placca e tartaro l’approccio più corretto del caso (es. utilizzo di specifici snack, gel odontostomatologici, dentifrici per animali, consigli alimentari, etc.). Allo stesso modo, successivamente all’intervento di detartrasi, sarà il vostro medico veterinario a suggerire gli accorgimenti da mettere in atto per ritardare il nuovo accumulo di tartaro.

CONTROINDICAZIONI
Non ci sono delle situazioni che rendono controindicata la detartrasi, infatti, un’attenta visita pre-chirurgica ed una corretta gestione anestesiologica del paziente consentono di affrontare la pulizia dentale anche in soggetti anziani.

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